Cosa si intende per filo di sutura?
Il filo da sutura è un filamento utilizzato in chirurgia per la sintesi dei tessuti biologici.
Classificazione delle suture
Le suture possono essere classificate in base a questi criteri:
In base all’origine | animale, vegetale o sintetico |
In base al materiale | Fili naturali |
Fili sintetici | |
In base al riassorbimento | Fili assorbibili |
Fili non assorbibili | |
In base alla struttura | Fili intrecciati |
Monofilamenti | |
Secondo il rivestimento | Rivestito |
Non rivestito |
ASSORBIBILE | NON ASSORBIBILE | |
NATURALI | CATGUT CATGUT CROMICO | SETA ACCIAIO |
SINTETICI | POLIGLACTIN 90: vicryl* POLYDIOXANONE: pds* POLYGLECAPRONE:monocryl* | POLYAMIDE : nylon* POLYESTER: ethibond* POLYPROPYLENE: prolene* |
Caratteristiche di un filo di sutura ideale
Un filo di sutura ideale deve avere queste caratteristiche:
- Essere sterilizzabile e facile da sterilizzare
- Essere inerte (ipoallergenico, non infiammatorio, non cancerogeno)
- Non interferire con i normali processi di guarigione
- Hanno maneggevolezza, flessibilità e scarsa memoria
- Essere scorrevole nei tessuti
- Avere la capacità di trattenere il nodo (legata alla flessibilità e all’elasticità)
- Avere forza e resistenza alla trazione
- Avere resistenza alla trazione altamente uniforme in relazione al calibro
- Avere elasticità (per assecondare le variazioni di volume del tessuto compreso nella sutura: edema, risoluzione dell’edema)
- Essere resistente alle infezioni, impermeabili alla penetrazione di fluidi corporei o microrganismi
- Essere di facile reperibilità
- Essere economico (basso costo)
Ad oggi è impossibile trovare un filo di sutura ideale (che abbia tutte queste caratteristiche). Per questo motivo esiste una grande varietà di fili chirurgici, ciascuno adatto ad un particolare tipo di sutura.
Principali caratteristiche di un filo di sutura
Le principali caratteristiche di un filo da sutura sono:
- Il materiale di cui è composto (es. Vicryl, Prolene);
- Il calibro del filo (es. 2/0; 3/0);
Il tipo e la dimensione dell’ago montato nel filo (es. ago affilato, 25);
Effetto memoria (tendenza di un filo a ritornare nella posizione originaria, che comporta difficoltà nell’annodare il filo);- Elasticità (capacità di un filo di ritornare nella posizione iniziale dopo essere stato sottoposto a trazione – caratteristica utile nei tessuti edematosi);
- Plasticità (capacità di un filo di allungarsi quando sottoposto a trazione senza ritornare alla sua lunghezza iniziale);
- Resistenza alla trazione (resistenza alla trazione) – forza necessaria per rompere il filo nelle zone sottoposte a tensione (es. fascia muscolare, tendini);
- Forza del nodo: forza necessaria per sciogliere un nodo;
- Capillarità (tendenza di un filo di sutura ad assorbire acqua ed essere colonizzato da microrganismi);
Meccanismo di assorbimento dei fili riassorbibili
Per le suture di origine naturale l’assorbimento avviene per via enzimatica, mentre per le suture sintetiche avviene per via idrolitica.
Vantaggi e svantaggi del filo con struttura intrecciata
Vantaggi:
- maneggevole
- assenza di memoria
- rugosità
- sicurezza del nodo
Svantaggi:
- capillarità (infiltrazione e migrazione batterica negli interstizi)
- attrito attraverso i tessuti
Vantaggi e svantaggi del filo con struttura in monofilo
Vantaggi:
- Inerzia biologica
- Levigatezza
Svantaggi:
- Meno forza del nodo
- Memoria
Come scegliere un filo di sutura?
Non esiste un filo ideale per ogni tipo di sutura ma esiste un filo più adatto per ogni situazione.
Nella scelta è necessario considerare:
- Resistenza tissutale.
- Resistenza del filo.
- Dimensione del filo in relazione alla resistenza dei tessuti.
- Tensione e deformazione del filo in relazione alle caratteristiche del tessuto stesso.
- Tempi di guarigione dei tessuti.
Materiali e nomi commerciali dei fili non riassorbibili
Le suture non assorbibili hanno nomi commerciali diversi. Nella tabella seguente vengono presentate le principali denominazioni commerciali:
MATERIALE | FILO DI SUTURA |
Poliammide | Dafilon®, Ethilon®, Supramid®, Nurolon®, Surgilon® |
Polipropilene | Premilene®, Prolene®, Surgilene®, Surgipro® |
Poliestere | Ethibond®, Ti-Cron®, Synthofil®, Dagrofil®, Mersilene® |
Nailon | Assunyl®, Assufil® |
Seta | Softsilk®, Silkam®, Virgin Silk®, Mersilk® |
Acciaio | Steelex®, Steel wire®, Steel® |
Materiali e nomi commerciali dei fili riassorbibili
Le suture assorbibili hanno nomi commerciali diversi. Nella tabella seguente vengono presentate le principali denominazioni commerciali:
MATERIALE | FILO DI SUTURA |
Catgut | Progut®, catgut cromico |
Acido poliglicolico | Safil®, Safil Quick®, Dexon® |
Poliglattina 910 | Vicryl®, Vicryl Rapide® |
Glicomero | Biosyn® |
Gliconato | Monosyn® |
Polidiossanone | PDSII®, MonoPlus® |
Poligliconato | Maxon® |
SETA
CONDIVISIONI
È stabile agli enzimi tissutali. Sebbene non assorbibile, una progressiva degradazione delle sue fibre proteiche in vivo porta ad una graduale perdita di forza nel tempo, fino allo zero tra tre e sei mesi.
INDICAZIONI
Ovunque sia richiesto l’uso di una sutura intrecciata non assorbibile (tessuti molli, pelle, legature dei vasi sanguigni).
A causa della graduale perdita di tutta la forza che si verifica in un periodo compreso tra tre e sei mesi, la sutura in seta non deve essere utilizzata laddove è richiesta una resistenza alla trazione permanente.
REAZIONI DEI TESSUTI
Provoca una reazione infiammatoria trascurabile e transitoria.
METODO DI STERILIZZAZIONE
Raggi gamma
POLIAMMIDE: Nylon, Etilon
È di natura monofilamento sintetico.
È prodotto per estrusione di nylon 6.6.
Come monofilamento ha un’elevata fluidità, che facilita il passaggio attraverso i tessuti.
Essendo un filo sintetico garantisce elevata inerzia e tollerabilità tissutale.
Come per tutti i monofili, per evitare l’effetto memoria e per ottenere una maggiore sicurezza del nodo, è consigliabile adottare la tecnica chirurgica del nodo piatto e quadrato.
CONDIVISIONI
È stabile agli enzimi tissutali, non si degrada e mantiene inalterata la sua resistenza alla trazione nel tempo.
INDICAZIONI
Ovunque sia richiesto l’uso di una sutura monofilamento (tessuti molli x approssimazione, pelle).
REAZIONI DEI TESSUTI
Provoca una reazione infiammatoria trascurabile e transitoria. Successivamente alla reazione infiammatoria si sviluppa la fase di riparazione tissutale con formazione fibrosa attorno alla sutura.
METODO DI STERILIZZAZIONE
Ossido di etilene
POLIESTERE: Ethibond, Ti-cron
È una struttura sintetica tessuta non assorbente.
Il poliestere è il materiale di sutura non metallico più resistente oggi disponibile sul mercato.
È prodotto con sottili filamenti di poliestere intrecciati attorno ad un’anima centrale che si saldano perfettamente in un unico corpo.
Sono generalmente rivestiti da uno strato uniforme di silicone che li rende ancora più inerti e non capillari. Grazie alla speciale trama e al silicone, presenta un calibro perfettamente uniforme su tutta la lunghezza, che garantisce elevata scorrevolezza e minimo trauma tissutale. L’eccezionale manegevolezza permette al chirurgo di eseguire facilmente il nodo che si chiude con grande sicurezza.
CONDIVISIONI
È stabile agli enzimi tissutali, non si degrada e mantiene la sua resistenza alla trazione nel tempo.
INDICAZIONI
Ovunque sia richiesto l’utilizzo di una sutura intrecciata non assorbibile. Grazie alla sua straordinaria resistenza alla trazione è particolarmente indicato per l’impianto di protesi valvolari in chirurgia cardiovascolare.
REAZIONI DEI TESSUTI
Provoca una reazione infiammatoria trascurabile e transitoria.
METODO DI STERILIZZAZIONE
Raggi gamma in calibri 5/0 e superiori; con ossido di etilene nei calibri 6/0 o inferiori e quando montati con pledget.
POLIPROPILENE Prolene, Surgilene
È di natura sintetica, monofilamento non assorbibile.
È un polimero stereoisomerico, isotattico, cristallino.
Le suture sono pigmentate di blu per aumentarne la visibilità. Essendo un monofilo è dotato di notevole morbidezza, che facilita il passaggio nei tessuti, soprattutto in quelli più delicati. Generalmente è rivestito in silicone per un facile passaggio nel tessuto. È caratterizzato da un elevato carico di rottura, buona resistenza termica.
CONDIVISIONI
È stabile agli enzimi tissutali, non si degrada e mantiene inalterata la sua resistenza alla trazione nel tempo
INDICAZIONI
Ovunque sia richiesto l’utilizzo di una sutura monofilamento (tessuti molli x approssimazione e/o legature). In virtù della sua inerzia biologica è consigliato in tutte quelle situazioni in cui è consigliata una reazione tissutale minima. Per le peculiari caratteristiche chimico-fisiche derivanti dalla sua natura sintetica, è particolarmente indicato negli interventi cardiovascolari sia con la tecnica continua che con punti staccati.
REAZIONI DEI TESSUTI
Provoca una reazione infiammatoria trascurabile e transitoria. Successivamente alla reazione infiammatoria si sviluppa la fase di riparazione tissutale con formazione fibrosa attorno alla sutura.
METODO DI STERILIZZAZIONE
Ossido di etilene
POLIGLATTINE 910: Vicryl*
È di natura sintetica, tessuta e riassorbibile. È un copolimero formato dal 90% di glicolide e dal 10% di L-lattide. Le suture intrecciate sono rivestite con una miscela uguale di glicolide e L-lattide che conferiscono proprietà antigeniche e antipirogeniche. Di solito vengono colorati con il viola D&C durante la polimerizzazione ma possono anche essere incolori.
CONDIVISIONI
L’assorbimento delle suture in poliglattina 910 avviene in seguito a processi di idrolisi che degradano il copolimero ad acido glicolico e lattico che vengono successivamente assorbiti e metabolizzati dall’organismo.
INDICAZIONI
Sono indicati per l’avvicinamento e/o la legatura dei tessuti molli
REAZIONI DEI TESSUTI
Provoca una reazione infiammatoria iniziale minima accompagnata dalla formazione di tessuto connettivo fibroso. La progressiva perdita di resistenza alla trazione e l’assorbimento delle suture avvengono in seguito a processi di idrolisi. La resistenza alla trazione iniziale viene completamente persa 5 settimane dopo l’impianto. L’assorbimento è praticamente completo nel giro di 56-70 giorni
METODO DI STERILIZZAZIONE
Ossido di etilene