La malattia da reflusso gastroesofageo, o GERD, è un disturbo digestivo che colpisce l’anello muscolare tra l’esofago e lo stomaco.
Fisiopatologia
- Fattori gastrici: il contenuto acido dello stomaco si trova più vicino alla giunzione esofagogastrica, ritardo nello svuotamento
- Barriera antireflusso: sfintere esofageo inferiore (LES), diaframma crurale
- Caratteristiche del reflusso: pH acido <4, non acido, bilioso
- Clearance esofagea
Presentazione clinica:
Tipico:
Bruciore di stomaco + rigurgito (sensazione di reflusso/acido)
Atipica:
- Esofageo: globus, dolore toracico e disfagia
- Polmonare: broncospasmi, asma, polmonite ricorrente, tosse cronica, bronchiectasie. Il meccanismo avviene attraverso episodi di microaspirazione il cui meccanismo principale è il riflesso vagale con stimolazione dei rami dell’esofago distale che porta ad un riflesso della tosse ed episodi di microaspirazioni.
- Otorinolaringoiatria: raucedine, infiammazione della gola, laringite, otalgia
- Orale: usura dello smalto dei denti, alitosi, ipersalivazione
Diagnosi
-Caso clinico empirico, atipico, non responsivo al SEM e ai farmaci, sospette complicanze, eseguire inizialmente indagini con EDA.
-EGDS quando si dimostra l’esofagite di Los Angeles C e D, complicanze come stenosi peptica, esofago di Barrett (lungo > 3 cm) e ulcera possiamo dire che conferma virtualmente il GERD. Nei pazienti senza questi reperti e con persistente dubbio diagnostico, si può procedere con la fmetria esofagea.
Esofagite da reflusso (classificazione di Los Angeles)
Grado A: una (o più) soluzioni di continuità mucosale confinate nelle pieghe mucose, non più grandi di 5 mm ciascuna;
Grado B: almeno una soluzione di continuità mucosale maggiore di 5 mm di lunghezza, confinata alle pieghe della mucosa e non contigua tra la sommità di due pieghe;
Grado C: almeno una soluzione di continuità mucosa confluente tra la sommità di due (o più) pieghe della mucosa, che occupi meno del 75% della circonferenza dell’esofago;
Grado D: una o più rotture della mucosa che coinvolgono almeno il 75% della circonferenza dell’esofago.