Nei pazienti allergici alle penicilline, che richiedono urgentemente l’uso di un antibiotico, il ragionamento clinico deve essere il seguente:
Se la reazione NON è stata allergica (diarrea, nausea, vaginite) | Somministrare penicillina o antibiotico correlato senza problemi (attenzione agli effetti avversi sopra elencati) Molto importante: chiarire nella storia clinica che il paziente NON è allergico alla penicillina. |
Se hai una storia di aver presentato una grave reazione tardiva (S. Stevens-Johnson, nefrite tubulare acuta, anemia emolitica o citopenie da penicillina etc) | Evitare: penicillina, cefalosporine e carbapenemi. Si possono usare: Aztreonam o antibiotici non beta-lattamici |
Anamnesi di reazione lieve SENZA reazione IgE-mediata come orticaria, angioedema, broncospasmo (p.es rash maculopapulare con o senza prurito) | Si possono usare: cefalosporine di 3a, 4a o 5a generazione,carbapenemi, aztreonam o altri antibiotici non beta-lattamici. L’uso di penicillina o delle cefalosporine di 1a e 2a generazione sono a discrezione degli allergologi. |
Reazioni IgE-mediate (anafilassi, angioedema, broncospasmo, edema laringeo, orticaria, ecc.) | Evitare: penicillina, cefalosporine e carbapenemi. Si possono usare: Aztreonam o antibiotici non beta-lattamici |
Queste sono le raccomandazioni di base se abbiamo bisogno di usare urgentemente un antibiotico.
Tuttavia, questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo per prendere la decisione migliore.