Le transaminasi AST e ALT sono marcatori di danno epatocellulare.
Partecipano alla gluconeogenesi catalizzando il trasferimento di gruppi amminici dall’acido aspartico o alanina all’acido chetoglutarico per produrre rispettivamente acido ossalacetico e acido piruvico.
Il danno epatocellulare e non necessariamente la morte cellulare innesca il rilascio di questi enzimi nella circolazione.
Sia i valori AST che quelli ALT sono più alti nei maschi normali che nelle femmine.
Sono anche correlati all’obesità con un intervallo di riferimento normale più elevato nei soggetti con un indice di massa corporea più elevato.
Quali sono i valori di aumento delle transaminasi per essere definiti borderline, lieve, moderato, grave e massiccio?
Un aumento borderline di AST e/o ALT è definito come <2X ULN (limite superiore della norma), un lieve aumento di AST e/o ALT come 2-5X ULN, un moderato aumento di AST e/o ALT 5-15X ULN, aumento grave di AST e/o ALT >15X ULN e massiccio di AST e/o ALT >10.000 UI/l.
L’entità dell’aumento di AST e ALT varia a seconda della causa del danno epatocellulare.